Vicenza, la mia gita di mezza giornata

« Older   Newer »
  Share  
LaFataCarabina
view post Posted on 26/5/2006, 13:16




Città d’arte tra le più importanti del Veneto e d’Italia, ha origini romane (Vicetia ); è nominata per la prima volta dalle fonti nel 135 a. C.. Tuttavia, la personalità artistica che maggiormente vi ha lasciato il segno è stata quella di Andrea Palladio.
Vicenza è città palladiana non solo per aver accolto e fatto crescere il genio di Andrea di Pietro nato a Padova e per avergli dato l’opportunità di formarsi e di diventare il più grande architetto del suo secolo. Vicenza si è conservata palladiana nei secoli sviluppandosi come voleva il prezioso ideale del Rinascimento: luogo di eletto incontro per tutti gli uomini. Nella centrale Piazza dei Signori troneggia con la sua mole la Basilica Palladiana, costruzione medioevale che Palladio ristrutturò nel ‘500 realizzando il doppio ordine, portico e loggia, con il caratteristico motivo palladiano.
Altri edifici cittadini progettati dal grande architetto sono la Loggia del Capitanio, Palazzo Barbaran da Porto, Palazzo Chiericati, sede di Museo Civico, dove la firma del geniale architetto è un gioco di pieni e di vuoti, Palazzo Valmarana. La Loggetta Palladiana ai Giardini Salvi, elegante costruzione del 1592, invita all’ingresso con un’accattivante iscrizione “Hilariati ac genio dicata”, consacrata al riso ed alla spensieratezza.
Capolavoro insuperato, il ligneo Teatro Olimpico, ideato da Palladio per l’Accademia Olimpica, di cui era membro, e realizzato da Vincenzo Scamozzi.
Ma Vicenza possiede in realtà altri volti, altrettanto importanti. Sulla città ha lasciato una traccia profonda l’origine romana, soprattutto sull’assetto urbanistico ormai inserito in più recenti espressioni di architetture venete minori.
Le antiche strade, i ponti sui corsi d’acqua, le magnifiche piazze e l’enorme patrimonio artistico custodito nel suo Museo sottolineano l’enorme valore culturale della città di Vicenza.
Domina la città un colle poco distante dal centro cittadino che accoglie sulla sua sommità la Basilica di Monte Berico, sorta nel 1600 accanto alla primitiva chiesetta gotica.
La campagna vicentina merita una visita approfondita non solo per il valore e la dolcezza del paesaggio ma anche per le ville che lo punteggiano, lussuose dimore volute dall’aristocrazia veneta dal ‘400 al ‘700.
Ai piedi dell’altopiano “Dei sette comuni”, Marostica e Bassano del Grappa costituiscono tappe obbligate per chi si trova nei dintorni.

Piazza dei Signori
image

image

Loggia Valmarana
image

Villa Capra
image
image

Villa Godi
image

image

Andrea Palladio

image

Figlio del mugnaio Pietro della Gondola e di Marta detta "la zota", Andrea nasce a Padova nel 1508. Nella città del Santo egli compie le sue prime esperienze come scalpellino nella bottega di Bartolomeo Cavazza da Sossano, che sembra avergli posto condizioni particolarmente dure. Nel 1542, infatti, dopo un primo tentativo fallito, riesce a fuggire a Vicenza: qui entra nella bottega di Pedemuro San Biagio, tenuta da Giovanni di Giacomo da Porlezza e Girolamo Pittoni da Lumignano, a quell'epoca scultori molto famosi a Vicenza. Tra il 1535 e il 1538 avviene l'incontro che cambierà radicalmente la sua vita: mentre lavora nel cantiere della villa suburbana di Cricoli conosce Giangiorgio Trissino, poeta e umanista, che lo prenderà sotto la sua protezione. Sarà proprio lui a soprannominarlo Palladio, a guidarlo nella sua formazione culturale improntata soprattutto sullo studio dei classici, a condurlo, infine, più volte a Roma. Qui Andrea si trova per la prima volta a contatto con le architetture che aveva imparato ad amare, può osservare dal vivo i monumenti imperiali, ammirandone la bellezza e studiandone i materiali, le tecniche costruttive, i rapporti spaziali. Ma i viaggi col suo mecenate significano anche l'incontro con i "grandi" del tempo: Michelangelo, Sebastiano Serlio, Giulio Romano, Bramante. Intorno al 1540 inizia intanto la sua attività autonoma di architetto, con opere come il Palazzo Civena a Ponte Furo (Vicenza) e la villa Godi a Lonedo, mentre nel 1549 si situa l'episodio che lo consacrerà definitivamente: la ricostruzione delle Logge della Basilica di Vicenza in sostituzione di quelle quattrocentesche. Il progetto del Palladio ha la meglio su una concorrenza decisamente agguerrita (erano stati fra gli altri consultati Serlio, Sansovino, Sanmicheli, Giulio Romano). Da allora le nobili famiglie vicentine e veneziane si contenderanno l'attività del Palladio. Inizia così il periodo più intenso dell'attività palladiana, che si concretizzerà in opere di assoluta bellezza, dal palazzo Chiericati alla villa Barbaro di Maser, dalla "Malcontenta" a Mira alle chiese veneziane del Redentore e di S. Giorgio Maggiore, fino alla notissima Rotonda. Nel 1570, inoltre, Palladio pubblica il trattato I quattro libri dell'architettura, espressione della sua cultura, dei suoi ideali ed anche della sua concreta esperienza. Negli anni '70 è a Venezia in qualità di "proto", cioè consulente architettonico, della Serenissima. Tra febbraio e marzo del 1580 vengono intanto avviati i lavori per la costruzione del teatro Olimpico, edificato su richiesta degli Accademici Olimpici (lo stesso Andrea era stato nel 1556 socio fondatore) per la recitazione della tragedia classica. Tuttavia, prima che l'opera sia completata il Palladio si spegne il 19 agosto 1580.


Bellissima città,l'unica cosa fastidiosa è che più della metà delle Vie si chiama Andrea Palladio e quindi è molto semplice perdersi...Soprattutto se qualcuno possiede il mio grande senso dell'orientamento.

Edited by Paul Jones - 27/5/2006, 15:44
 
Top
quellochenonc'è
view post Posted on 26/5/2006, 13:38




ah però...non mi aspettavo fosse così Vicenza...(me la immaginavo brutta!)
Molti miei conterronei ci vivono, ma non io non ci sono mai andata...
Ho un'amica che vive lì vicino (Schio) quasi quasi ci faccio un salto!
 
Top
LaFataCarabina
view post Posted on 26/5/2006, 19:44




Faccelo il salto!A me è piaciuta molto,soprattutto i paesaggi...Bello bello image
 
Top
2 replies since 26/5/2006, 13:16   1714 views
  Share