la mia vita..

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mafanarellazina
view post Posted on 24/5/2006, 21:46




ok...vorrei un pochino parlare della mia amatissima Lucignano...il paese che più adoro nel mondo,e in cui potrei anche decidere di passare la mia vecchiaia...
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STORIA

Lucignano è situato in posizione dominante,su di un colle dal quale si apre un bellissimo panorama sulla Valdichiana e sulla strada fra Arezzo e Siena.
Fu grazie a questa posizione geografica che il paese risultò importante durante il periodo medievale e oltre,infatti la sua storia è stata segnata da molte contese tra i territori confinanti.L’attuale conformazione urbanistica di Lucignano è quella tipica medievale,infatti questo piccolo borgo della Toscana meridionale è unico nel suo genere sia per lo stato di conservazione medievale,sia per la forma ellittica ad anelli viari concentrici. Le strade del paese sembrano un intricato labirinto e si risolvono una volta giunti nella parte più alta,dove si trova il Palazzo Comunale, la Chiesa di S. Francesco e la Collegiata. L’impianto urbanistico si sviluppa attraverso un’interessante articolazione spaziale e funzionale fra una “via ricca”, esposta a sud luminosa ed ampia dove sorgono palazzi residenziali costruiti dalla nobiltà,e una “via povera” ,esposta a nord dove sorgono abitazioni più piccole e povere.
Per circa tre secoli, dal 1200 al 1500, Lucignano ha subito continui passaggi di giurisdizione tra Siena,Arezzo, Firenze e Perugia, città dalla quale ebbe in dono la possibilità di fregiarsi nel proprio stemma (tutt’ora adottato) del Grifone Alato, al quale fu aggiunta una stella per indicare che il luogo si trovava in collina.

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IL FOLCLORE E LA MAGGIOLATA

Lucignano vanta una notevole tradizione nel campo del folclore, legata in qualche modo alla
sua condizione di borgo agricolo. E la stretta connessione tra il duro lavoro dei campi, coi suoi tempi scanditi dall’incedere delle stagioni, e i riti propri di una civiltà agreste, i cui segni sono ancora visibili nelle consolanti linee di un paesaggio sobriamente conservato o nei gesti e nelle espressioni gergali della gente di qui, rappresenta qualcosa di più di un autentico collante ideale.
Ecco - forse - spiegato il favore che incontrano da sempre, ad esempio, Istituzioni legate a sacri princìpi, quali la riproposizione di un notevole patrimonio musicale lucignanese, come il Gruppo Folcloristico, o la salvaguardia, attraverso nuove forme di rappresentazione, di interessanti tradizioni teatrali, altrimenti irrimediabilmente perdute, di chiara derivazione contadina, come nel caso della Compagnia della Vecchia.
Si tratta, a ben guardare, di sodalizi di lunga vita e di un certo spessore artistico, la cui fama ha ormai superato gli stretti confini comunali, sino a raggiungere (come avviene di fatto con il Gruppo Folcloristico) i punti più lontani del mondo, ove i balli e i canti della migliore tradizione lucignanese e chianina hanno ottenuto straordinari consensi.
La prima importante manifestazione lucignanese è senza alcun dubbio la Maggiolata. Si tratta di un festa chiaramente legata alla migliore tradizione agreste toscana e locale, una sorta di riproposizione delle antiche celebrazioni per la nuova bella stagione dopo il lungo periodo invernale, quasi un rito propiziatorio nei riguardi di un raccolto abbondante.
E oggi, come tanti secoli fa, la festa ha connotazioni molto precise, in cui il ruolo dominante è esercitato dal forte richiamo ad aspetti celebrativi delle nostre memorie: la sfilata di carri allegorici, completamente fioriti, con la partecipazione di bande musicali e di gruppi folcloristici, provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero, che percorre l’intero anello delle vie del paese; il corteo storico che precede ed annuncia l’inizio della festa; la stessa ripartizione del territorio comunale in rioni che si contendono gioiosamente il premio per la realizzazione del carro più bello; la presenza di tanti fiori, non solo sui carri dei vari quartieri, ma anche per le strade, o sui balconi e alle porte, in un gioco cromatico di notevole effetto.
Sono tutti elementi non solo decorativi di una manifestazione che richiama ogni anno, nelle ultime due domeniche di maggio, migliaia e migliaia di persone in questo paese, coinvolgendole in una atmosfera di straordinaria partecipazione.
Essa è in realtà occasione unica, per la gente di questo straordinario luogo, di rivivere appieno l’emozione di un legame molto forte con il proprio patrimonio biologico. Quasi un rito di autocelebrazione collettiva!
Di fatto, la festa di maggio a Lucignano è il segno inconfutabile di una tradizione assai viva che nasce e si sviluppa partendo dal ricordo di una esperienza comune di vita vissuta. In sostanza, visitando la Maggiolata, cogliendone anche solo alcuni dei suoi vari aspetti esteriori, partecipando alla sua celebrazione, si tratta davvero di ripercorrere sentimenti e pensieri, gesti e parole, che il tempo non ha cancellato.
il vero, più autentico segreto della Maggiolata sta proprio nel saper recuperare le stesse, identiche ragioni grazie alle quali è possibile parlare - a proposito delle località ove tali manifestazioni avvengono - di posti "a misura d’uomo", di realtà magiche, quasi irreali nella loro intrigante bellezza.


IL GRUPPO FOLCLORISTICO

Prima ancora di parlare di questo glorioso sodalizio, ci pare opportuno tracciarne un succinto profilo storico, giusto per evidenziarne l’importanza nell’ambito delle attività culturali del paese e per rendere in qualche modo giustizia alla sua lunga vita (oltre 60 anni di splendida esistenza!...).
Va subito detto che la storia di questo Gruppo è di fatto legata alla Maggiolata.
Anzi, si può tranquillamente affermare che il rapporto tra il Gruppo e la Maggiolata è contraddistinto da un legame inscindibile, fatto di naturale reciprocità e di fedele testimonianza.
Nel 1937 un gruppo di dirigenti politici del tempo incoraggiò dunque nel paese la realizzazione della Maggiolata, che - nelle loro intenzioni - avrebbe dovuto celebrare la grandezza dell’Impero, riallacciandosi alle feste del passato, secondo un costume proprio dell’epoca, tendente evidentemente alla esaltazione dei valori più autoctoni della cultura popolare italiana.
I canoni della festa erano in realtà contrassegnati da una certa semplicità, con forti richiami alla civiltà contadina locale: la presenza di carri agricoli, ricolmi di fiori e di ginestre e dei buoi, che li trainavano, ornati da fiocchi e nappe rosse ne costituiva un preciso riferimento non solo di natura simbolica o rievocativa.
In questo contesto non era di certo il carro, per quanto elaborato, a costituire l’aspetto più appariscente della manifestazione.
In effetti, il vero fulcro della festa era rappresentato dai canti, dalle musiche e dalle danze che in buona sostanza diventavano parte integrante del carro stesso, durante la sfilata lungo le strade del paese.
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Il favore della gente nei riguardi di questa festa, promossa ed incoraggiata dal regime, fu peraltro assai forte, proprio perché il carattere della manifestazione - almeno nelle sue prime edizioni - vedeva la componente musicale e del ballo assurgere un ruolo di primo piano, con la conseguente naturale valorizzazione di suonatori e danzatori locali.
Alle prime maggiolate presero quindi parte cinque carri fioriti, recanti allegorie per lo più in perfetta sintonia con i temi più avvertiti nell’immaginario collettivo e dalla dirigenza politica dell’epoca, in rappresentanza di rioni paesani e delle frazioni limitrofe.
Il carattere genuino di quelle feste consisteva perciò nelle musiche e nei canti che ogni gruppo legato a ciascuno dei cinque carri elaborava per proprio conto, attingendo direttamente ad un ricco patrimonio musicale dalle forti connotazioni popolari tramandatosi nel tempo o creando di fatto nuove arie e motivi comunque ispirati alla festa.
Non c’era insomma un solo gruppo che sfilava per le vie del paese, bensì cinque differenti compagnie impegnate in una sorta di competizione molto sentita da parte della gente.
E’ pertanto abbastanza semplice dedurre come da un simile quadro potessero emergere le condizioni per la creazione di un gruppo di Lucignano, espressione dei migliori talenti delle varie compagnie di ballo della Maggiolata, in grado di esportare il più autentico folklore locale al di fuori dei confini lucignanesi.
Il Gruppo di Lucignano nasce quindi nel 1937 e sin da subito comincia ad esibirsi in occasione di feste un pò dovunque, sia in ambito provinciale che all’interno di manifestazioni di rilevanza nazionale.
Suo fondatore e per decenni presidente fu il Cav. Francesco Cannelli, autentico protagonista nella splendida vicenda del Gruppo, sempre più presente nelle maggiori feste folkloristiche italiane.
E’ soprattutto grazie all’eccellente opera di questa straordinaria figura di lucignanese, ancora oggi ricordato per l’acutezza delle sue trovate nonché per l’incredibile capacità di promuovere eventi di notevole spessore culturale, che il Gruppo trova una dimensione artistica assolutamente originale.
Contribuiscono a questo crescente successo del sodalizio anche Umberto Brunacci, notevole suonatore di organino e Italo Giannetti, il quale va soprattutto ricordato per avere elaborato danze e musiche, tra le quali il Minuetto Campagnolo, la Mazurca del Sor Cesare e Su Lucignano Fulgido, vero e proprio inno del paese.

LA MAZURKA DEL SOR CESARE

State a sentir questa l’è bella
La storia che narrar vi vo
La Nina è una contadinella
Lui era Cesare Bonbon
S’amavan da trent’anni appena
Ma lui non la potea sposar
Perché un duino in tasca
Non aveva per la cena Cesare Bonbon

Sor Cesare di qua,Sor Cesare di la
La Nina piange e strilla se zitella resterà
Sor Cesare di qua Sor Cesare di la
La Nina piange e strilla se zitella resterà

Un giorno a Cesare un notaio
Un’eredità lasciò
Di soldi pieno avea un staio
Tutti per Cesare Bonbon
E per le nozze fece un pranzo
Poco mancò che non scoppiò
Avea mangiato quasi un manzo
E per la sbornia tutta notte trasandò

Sor Cesare di qua,Sor Cesare di la
La Nina piange e strilla se zitella resterà
Sor Cesare di qua,Sor cesare di là
La Nina piange e strilla se zitella resterà
(eh vabbè,se mi chiedete ve la canto che così non rende in tutta la sua bellezza!!)

Ma le vicende del Gruppo non ci devono far dimenticare anche coloro che ne sono stati fedeli ed appassionati interpreti - ci riferiamo ovviamente ai ballerini - alcuni dei quali costituiscono dei veri miti - quali Elvio Bufalini conosciuto col nome d’arte Siringa, Mario Datteroni, altrimenti chiamato Bigghione, Alessandro Del Corto, da tutti conosciuto con l’appellativo di Troncone.
Si tratta di danzatori tutti di notevole valore, distintisi soprattutto nella esecuzione del ballo forse più significativo dell’ampio repertorio del Gruppo: il Trescone.
Gli ultimi anni vedono l’attività del Gruppo raggiungere le località più disparate e prestigiose (Atene, Chicago, Tokio, Olanda; frequenti tounée in Francia, Svizzera, Germania, Tunisia, Paesi Scandinavi), dovunque portando alto il grande messaggio della civiltà musicale di questa nostra terra, sempre valorizzando l’immagine di Lucignano quale luogo di profonda cultura e di autentica arte poetica.
E il merito di questa crescita di consensi va senza alcun dubbio al Direttore Artistico Prof. Alberto Nocentini, la cui raffinatissima passione per la ricerca delle migliori tradizioni musicali lucignanesi e toscane si unisce alla sua provata formazione professionale di etnologo tra i più preparati d’Italia.
Il Gruppo Folkloristico di Lucignano è dunque l’espressione più alta della tradizione musicale di questa terra, costituendone - in buona sostanza - un vero e proprio messaggero nel mondo.
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(visto che cose belle scrivono di noi?!?!?)


Edited by mafanarellazina - 24/5/2006, 23:02
 
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lunaguns
view post Posted on 24/5/2006, 21:52




invidio il profondo amore che nutri per il tuo paese.....praticamente io e te siamo agli antipodi -.-
 
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mafanarellazina
view post Posted on 24/5/2006, 22:03




ehm...bimba,lucignano non è il mio paese....
 
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jacquesihsv
view post Posted on 24/5/2006, 22:06




sìsì, c'è anke sritto!!!! image

Il paesino è stupendo e poi è nel passato che AMO!!
 
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lunaguns
view post Posted on 24/5/2006, 22:27




CITAZIONE (mafanarellazina @ 24/5/2006, 23:03)
ehm...bimba,lucignano non è il mio paese....

Cazzo ne so >_< Non ho mica letto tutto :D
Bel post cmq ^_^
 
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mafanarellazina
view post Posted on 24/5/2006, 22:35




no,infatti,io non pretendevo che si leggesse tutto...semplicemente to ho rivelato che lucignano è soltanto il luogo dove vado ogni sabato sera....ma io abito ad arezzo..
 
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Paul Jones
view post Posted on 24/5/2006, 22:59




Io ho visto sl le foto... lo ammetto

^_^
 
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mafanarellazina
view post Posted on 24/5/2006, 23:03




no preocupes...orlando può tutto!
 
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lunaguns
view post Posted on 24/5/2006, 23:06




CITAZIONE (mafanarellazina @ 24/5/2006, 23:35)
no,infatti,io non pretendevo che si leggesse tutto...semplicemente to ho rivelato che lucignano è soltanto il luogo dove vado ogni sabato sera....ma io abito ad arezzo..

Mio fratello abita a Montevarchi.. ^_^
 
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mafanarellazina
view post Posted on 24/5/2006, 23:08




il mi babbo è di montevarchi....
mi piace quel posto...ho un monte di ricordi lì..
(ma non ha nulla a che spartire con lucignano...)
 
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lunaguns
view post Posted on 24/5/2006, 23:13




CITAZIONE (mafanarellazina @ 25/5/2006, 00:08)
il mi babbo è di montevarchi....
mi piace quel posto...ho un monte di ricordi lì..
(ma non ha nulla a che spartire con lucignano...)

Si lo so.. di solito qnd vado a trovarlo mi porta in vari posti.. ma Lucignano mai sendido nominare... glielo devo chiedere XD
E cmq Montevarchi sarà pur carino.. ma la gente che ci abita mi caga il cazzo ^_^ Enjoy!!
 
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mafanarellazina
view post Posted on 24/5/2006, 23:18




CITAZIONE (lunaguns @ 25/5/2006, 00:13)
Si lo so.. di solito qnd vado a trovarlo mi porta in vari posti.. ma Lucignano mai sendido nominare... glielo devo chiedere XD

lucignano non è in valdarno...
sarà per questo che non ti ci ha portata...
montevarchi è tra firenze ed arezzo,mentre lucignano è tra arezzzo e siena,in val di chiana..
e poi è un pò scomodo da raggiungere..

CITAZIONE (lunaguns @ 25/5/2006, 00:13)
E cmq Montevarchi sarà pur carino.. ma la gente che ci abita mi caga il cazzo ^_^ Enjoy!!

comunque io adoro i montevarchini....
 
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lunaguns
view post Posted on 24/5/2006, 23:20




CITAZIONE (mafanarellazina @ 25/5/2006, 00:18)
CITAZIONE (lunaguns @ 25/5/2006, 00:13)
Si lo so.. di solito qnd vado a trovarlo mi porta in vari posti.. ma Lucignano mai sendido nominare... glielo devo chiedere XD

lucignano non è in valdarno...
sarà per questo che non ti ci ha portata...
montevarchi è tra firenze ed arezzo,mentre lucignano è tra arezzzo e siena,in val di chiana..
e poi è un pò scomodo da raggiungere..

CITAZIONE (lunaguns @ 25/5/2006, 00:13)
E cmq Montevarchi sarà pur carino.. ma la gente che ci abita mi caga il cazzo ^_^ Enjoy!!

comunque io adoro i montevarchini....

Beata te che li adori ^_^ io a Montevarchi parlo coi vecchi...
Però perlomeno il poaese è bello e rilassante,tranquillo... qlk volta posto qualcosa sul mio paese.. ve mettete le mani nei capelli -.-
 
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13 replies since 24/5/2006, 21:46   226 views
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